Post scriptum, Sonata for violin and pf

La sonata per violino di Silvestrov “Post scriptum” è un altro dei suoi postludi di musica da camera. Il compositore una volta affermò che il titolo dell'opera significa che è “un poscritto a Mozart e all'intera tradizione classica. Il testo è già stato scritto. Aggiungiamo semplicemente le nostre annotazioni, pensieri, domande, costernazione, stupore e rammarico. I fonemi classici cominciano a diffondersi attraverso altri tempi e spazi. Non esiste più la capacità di prevedere il significato di qualcosa, e il suo posto è preso da un simbolismo misterioso”. (V. Silvestrov). Un breve ciclo di sonate in tre movimenti emerge da periodi di silenzio che durano diversi secondi. È impossibile indicare un modello specifico. Gli idiomi classici che hanno acquisito lo status anonimo di folklore aleggiano nella nostra mente, e i segni esecutivi ricorrenti nella partitura – “leggiero”, “dolcissimo”, “in the distance” e “con moto”, che ha il carattere di un'idée correzione: rafforzare il carattere immaginario di questa musica "reale". Man mano che il pezzo procede, diventa sempre più difficile percepire i contorni dei modelli tradizionali. Mentre nel secondo movimento predominano ancora i caratteristici motivi cantabili di Silvestrov, il finale rasenta già l’impercettibile”. (Tatiana Frumkis)