The Motet in the Late Middle Age

Una capacità unica della polifonia misurata è quella di dare posizioni fisse e precise non solo alle note musicali, ma anche alle singole parole in relazione a esse e tra loro. Il Mottetto nel tardo Medioevo offre approcci innovativi alla partnership paritaria di musica e testi nei mottetti del XIV secolo e oltre, mostrando le opportunità immaginative offerte da questo tipo letterale di intertestualità e producendo una narrazione molto diversa dalla comune lamentela secondo cui diversi testi simultanei rendono i mottetti incomprensibili. Come afferma la musicologa di spicco Margaret Bent, richiedono semplicemente un approccio diverso alla preparazione e all'ascolto.

In questo libro, Bent esamina le parole e la musica dei mottetti da molte angolazioni diverse: citazioni verbali fondamentali e preesistenti estratti di canti e i loro contesti, citazioni sia di parole che di musica da altre composizioni, funzione, datazione, struttura, teoria e simbolismo numerico. Studi individuali di queste creazioni originali mettono in luce una serie di strategie, ingegnosità, giocosità, accostamenti sorprendenti e persino sovversione. Metà dei trentadue capitoli è composta da nuovo materiale; l'altra metà è costituita da versioni sostanzialmente riviste e aggiornate di articoli e capitoli pubblicati in precedenza, organizzati in sette parti. Con nuove analisi di testo e musica insieme, nuove datazioni, nuove attribuzioni e nuove ipotesi su origini e interrelazioni, Bent scopre dimensioni poco esplorate, fornisce una finestra sull'artigianato e sui processi di pensiero dei compositori medievali e apre molte direzioni per lavori futuri.