Precedente
Successivo

Musica e architettura

  • Casa editrice: Libreria Musicale Italiana
  • Compositore: AAVV
  • Codice di riferimento: 36546
  • Codice catalogo: LIM9788855431941
  • ISBN: 9788855431941
39,52 €
Tasse incluse

Quantità:

Il tema non è nuovo ma le sue variazioni sono infinite e il libro ne propone volutamente alcune fra le meno scontate. Affronta ad esempio in termini problematici (Vasco Zara) il rapporto fra musica e architettura riesaminando la trattatistica musicale dal medioevo all’Ottocento, e mostra come la policoralità veneziana di fine ’500 si sia rapidamente diffusa a livello europeo (Helen Geyer), indaga su un personaggio come Antonio Niccolini (Marco Bizzarini), architetto di teatri e promotore di spettacoli musicali, e analizza la concezione dello spazio/tempo nella cultura giapponese (Christoph Hahn) e i paesaggi sonori del compositore turco contemporaneo Fazıl Say (Andreas Krause), ripercorre le ricerche sull’acustica ambientale di suoni registrati e riprodotti o teletrasmessi (Marco Russo) e si pone, anche se con molta ironia, interrogativi estetologici di ampia portata (Giovanni Guanti). Buona parte del volume è dedicata in particolare al rapporto fra le due arti nella musica contemporanea (fra XX e XXI secolo), attraverso nuove analisi di casi illustri o l’esposizione di poetiche più recenti: Iannis Xenakis è riconsiderato nel contesto artistico e filosofico dell’epoca (Séverine Bridoux-Michel), così come le musiche di Morton Feldman per la Rothko Chapel (Cosimo Colazzo), le sperimentazioni di Karlheinz Stockhausen sono inserite in un suo percorso di lungo periodo (Massimo Priori), un’opera di Giacinto Scelsi ne rivela la ricerca di omologie spazio-temporali profonde (Francesco Schweizer); Claudio Ambrosini racconta e spiega i suoi numerosi lavori basati sulla propagazione del suono nello spazio o su soggetti/oggetti architettonici, Jean-Luc Hervé descrive varie sue opere suggerite dalla topografia dei luoghi e dalla trasformazione dei suoni che li attraversano, Javier Torres Maldonado sottolinea la funzione formale che la componente spaziale assume nel definire l’estensione e la struttura di sue composizioni.

Prodotti correlati