Boccherini Studies Vol. 5

Con questo quinto volume di Boccherini Studies, a tre anni dalla pubblicazione del quarto volume (New Evidence), prosegue ad ampio spettro la serie di ricerche internazionali su Luigi Boccherini. Una parte relativamente ampia dei contributi - più della metà - è dedicata allo stile compositivo di Boccherini - un peso all'interno di questa raccolta che sembra del tutto giustificato in considerazione della notevole presenza della musica strumentale di Boccherini nella vita musicale aristocratica e borghese dell'ultimo terzo del il XVIII secolo. E non dimentichiamo il giudizio lusinghiero di Giuseppe Carpani (1752-1825) che, nella quarta lettera della sua biografia Haydn pubblicata nel 1812, elogiava la musica strumentale di Luigi Boccherini con l'osservazione che nessun altro maestro del suo tempo capiva il Per collegare voci di accompagnamento con la voce principale della melodia. Se non si vuole ignorare una tale voce di ricezione contemporanea per frivolezza o per attitudine eclettica, bisogna porsi la domanda sugli elementi costitutivi dello stile boccheriniano, sulla tecnica compositiva nelle sue opere di conseguenza anche tenendo conto dell'ambiente compositivo.

All'inizio della presente raccolta di saggi vi sono studi comparativi dell'opera strumentale, in vista di vari compositori operanti nell'immediato o nell'ulteriore contesto, quali Wolfgang Amadeus Mozart, Giovanni Battista Lampugnani, Pietro Nardini, Gaetano Brunetti, José Herrando , Carlo Canobbio, Antonio Montoro,, Manuel Canales, solo per citarne alcuni. L'indagine sullo stile compositivo è proseguita in una serie di articoli su singoli generi o opere, nonché su questioni di forma musicale.

Quattro studi sono dedicati al campo della ricerca sulle fonti musicali. Essi gettano nuova luce sulle fonti esistenti e sul difficile complesso della cronologia dell'opera di Boccherini. Un'altra lacuna può essere colmata nell'area di ricerca sulla biografia di Boccherini: per la prima volta è dimostrato che il giovane Boccherini soggiornò a Francoforte sul Meno, dove eseguì in pubblico un concerto per violoncello. Infine, tre contributi che trattano in dettaglio la ricezione storica della musica di Boccherini in Italia, Spagna e Nuovo Mondo.