String Quartet no. 11 in C major op. 61

Dvorák compose il suo ambizioso Quartetto per archi in do maggiore op. 61 nell'autunno del 1881. Fu commissionato da Joseph Hellmesberger Sr., il primo violino della Filarmonica di Vienna e primo violino del Quartetto Hellmesberger, che tuttavia lo liquidò come un "lavoro debole" e non lo suonò mai in pubblico. Piuttosto, la prima ebbe luogo un anno dopo a Berlino con il Quartetto Joachim.

Dvorák, d'altro canto, considerava il suo Quartetto op. 61 "il più grande e anche il più compiuto" delle sue opere di musica da camera esistenti. La trama filigranata dell'opera, così come gli echi del Quintetto in do maggiore di Schubert e del Sestetto in sol maggiore di Brahms, mostrano che stava decisamente cercando di liberarsi del cliché di uno scrittore ingenuo di melodie slave e di collocarsi nella tradizione viennese.

La prima edizione della partitura di Simrock servì come fonte principale per l'editore. Sono stati valutati anche lo spartito autografo, le prime edizioni delle parti e l'arrangiamento per pianoforte a quattro mani di Dvorák. L'edizione contiene un facsimile di dodici battute scartate della Sonata per violino op. 57, che Dvorák ha utilizzato e sviluppato ulteriormente nel secondo movimento del quartetto.