String Quartet No 2

Dopo aver dedicato il mio primo quartetto (1983/84) alla memoria di un amico e musicista scomparso giovane, ho dovuto piangere la morte di un altro amico: Eduard Khagagortyan. A lui ho dedicato il mio secondo quartetto. In Armenia è molto popolare la canzone "It is spring... It is snowing...", scritta dal grande compositore di musica armena Komitas (1869-1935). È caratterizzato da una melodia elegiaca. Durante la composizione del quartetto, sono stato influenzato da alcuni toni dell'accompagnamento pianistico. Inoltre, mi sono ispirato alle modulazioni del tesoro dei canti della musica sacra armena medievale. Sono basati su poesie simili a inni e contengono pensieri filosofici. Per quanto riguarda la fine del quartetto, vorrei dipingere un piccolo quadro: Un cimitero. La giornata volge al termine. Si fa buio. Un gruppo di sacerdoti vestiti di nero attraversa lentamente il sagrato e scompare nel buio sul retro. Nella mia immaginazione, questa processione silenziosa e lenta rappresenta il passaggio dall'oscurità parziale all'oscurità totale; è anche un'immagine mistica della morte, molto impressionante. Queste immagini e questi colori determinano la fine del secondo quartetto. Il pizzicato delle quattro corde rappresenta un corale che si dispiega, ma non ha abbastanza forza per diventare un vero canto. Anche il suo colore è nero. (Tigran Mansurian)Senza fronzoli ed effetti, senza malinconia e monotonia, in un tempo prevalentemente moderato, letteralmente semplice e commovente, impressionante senza cercare di impressionare – così si svolge la musica di Mansurian: