Totentanz

Per tutta la vita, l'immaginazione di Liszt fu quasi ossessionata dalle nozioni di morte e lutto. Compose molte opere su questi temi, come Pensée des morts, Funérailles, le due versioni de La lugubre gondola e Totentanz (Danza della morte), basata sulla sequenza gregoriana Dies irae che raffigura gli orrori del Giudizio Universale. Quest'ultimo progetto maturò nell'arco di diversi decenni, a partire dal 1830, quando Liszt ascoltò la prima della Symphonie fantastique di Berlioz, il cui finale include il tema del Dies irae. Oltre a questa impressione musicale, Liszt fu stimolato da orribili rappresentazioni visive della danza della morte di Holbein e Buffalmacco. La Totentanz, composta come una serie di variazioni, fu infine completata durante il periodo di Weimar da Liszt come una delle sue composizioni più importanti. Delle tre versioni per pianoforte solo, due pianoforti e pianoforte e orchestra, questa edizione contiene la versione per pianoforte solo a due mani. Questa versione riveduta (2018) si basa sulla Nuova Edizione Liszt e fornisce una partitura riveduta, una riproduzione in facsimile e note critiche. La nuova prefazione editoriale orienta il lettore in tutte le principali questioni riguardanti la genesi dell'opera.