Klavierspiel zu dritt - Band 1
- Casa editrice: Schott Edition
- Compositore: AAVV
- Codice di riferimento: 9529
- Codice catalogo: ED7257
- ISBN: 9790001075961
Quantità:
- Gurlitt: Zwei Tonstücke: Ballata, op. 192 No. 4
- Valse noble,op. 192 No. 1
- Mendelssohn Bartholdy: Lied ohne Worte (Venetianisches Gondellied), op. 19 No. 6
- Zilcher: Vier leichte Stücke: Alla Marcia, op. 80 No. 3
- Walzer, op. 80 Nl. 2
- Barcarole, op. 80 No. 1
- Schlummerlied, op. 80 No. 4 Werdin: Familienmusik
- eine kleine musikalische Szene-1983
Fare musica in coppia al pianoforte è un'aggiunta utile e necessaria al suonare da solista. "A quatre mains" - "pezzi doppi per due persone" - esistono dal XVIII secolo e hanno sempre trovato i loro amanti. La letteratura per pianoforte a sei mani, invece, resta un fenomeno marginale. Esiste poca letteratura originale, per lo più brani orchestrali popolari (ouverture, musica sinfonica) sono stati adattati, offrendo così alla pratica musicale domestica l'opportunità di un'esecuzione "privata", poiché nessun supporto era ancora disponibile. Tuttavia, c’è ancora molto da riscoprire (e far rivivere). Anche Charles Burney (1726-1814), al quale dobbiamo un appello sull'utilità pedagogica dei "Duetti per due esecutori", sottolinea una difficoltà di questo genere allora nuovo: "...e sebbene a prima vista sia il più vicino l'approssimazione delle mani di entrambi i musicisti sembra essere scomoda e confusa: un po' di pratica e ingegnosità nella diteggiatura e nella posizione delle mani risolveranno queste difficoltà." Ciò vale ancora di più per i brani originali (e arrangiati) per pianoforte a sei mani qui presentati. Sono destinati all'uso in classe e a casa e, data l'opportunità adeguata e l'uso sensato da parte di un insegnante prudente, possono trasmettere agli studenti "studio e passatempo" in modo indiviso. Oltre alle prime composizioni originali a sei mani di Wilhelm Friedrich Ernst Bach (1759-1845), nipote di J. S. Bach, questo libretto contiene in particolare "pièces célèbres" in buoni arrangiamenti di Theodor Herbert (stampato per la prima volta nel 1880) e Max Schultze (stampato per la prima volta nel 1888).