Harpsichord Concerto no. 2 BWV 1053

I concerti per clavicembalo di Johann Sebastian Bach, oggi di enorme popolarità, un tempo offrirono al compositore un vero e proprio campo di sperimentazione. Bach utilizzava spesso materiale preesistente. Pertanto, molti elementi indicano che il Concerto in mi maggiore BWV 1053 si basi su precedenti movimenti concertanti per uno strumento a fiato (presumibilmente oboe o oboe d'amore). Nella revisione, Bach intervenne naturalmente in profondità nella musica e ottimizzò la parte solista del clavicembalo, in particolare per quanto riguarda le diverse possibilità espressive dello strumento a tastiera. Il presente materiale per l'esecuzione si adatta perfettamente alla riduzione per pianoforte di Henle della stessa opera. Nella migliore qualità Urtext, offre una partitura per direzione d'orchestra chiaramente strutturata e parti orchestrali concepite in modo pratico, disponibili sia singolarmente che in un cofanetto a un prezzo ragionevole.