Serenade in C major op. 48

"Čajkovskij trascorse l'estate e l'autunno del 1880 nella tenuta di campagna di sua sorella a Kam'ianka, in Ucraina, dove cercò pace e relax. Ma dopo poco tempo il desiderio di lavorare lo riprese. "Sto abbozzando una sinfonia o un quintetto d'archi proprio ora; non so ancora dove andrà a finire", scrisse alla sua amica e mecenate Nadezhda von Meck. Alla fine risultò essere una Serenata per orchestra d'archi, che è annoverata tra le sue più belle ispirazioni e è oggi un'opera centrale nel genere. I quattro movimenti affascinano con i loro diversi stati d'animo - che si tratti del primo movimento mozartiano "in forma di sonatina", dell'elegante valzer, della malinconica "Elegia" o del travolgente finale

. Nell'edizione critica della fonte è stato possibile consultare sia l'autografo di Mosca che le prime edizioni a stampa, nelle quali Čajkovskij ha talvolta apportato alcune piccole revisioni. Preparate il terreno per la nuova edizione di riferimento di quest'opera indispensabile del repertorio per orchestra d'archi! "