Horn Conc [No. 2] in E flat major K.417

I concerti per corno di Wolfgang Amadeus Mozart: l'esperto di Mozart Henrik Wiese modifica il genere centrale del classicismo viennese secondo lo stato attuale della ricerca mozartiana internazionale. Mozart scrisse il Concerto per corno K. 417 – come anche le altre opere di questo genere – per il suo amico cornista Joseph Leutgeb. Sono ben noti gli scherzi che il compositore fece a spese di Leutgeb. Ad esempio, nell'autografo chiamò il dedicatario “un asino” e, come dimostra Henrik Wiese nella sua prefazione, Mozart occasionalmente si divertiva a fare qualche sciocchezza con il solista anche nel testo musicale.

Per il resto il compito del redattore era tutt'altro che divertente. La fonte principale – la partitura autografa – è incompleta: mancano la chiusura del I movimento e l'intero movimento lento centrale. Per queste due sezioni Wiese ha utilizzato una copia della partitura dall'archivio dell'editore Johann André. L'insolita circostanza che Mozart in genere lasciasse quasi intatta la parte dei fiati ricorre nel Concerto K. 417 ed è stata volutamente mantenuta nell'edizione Urtext.