Sonata in C minor RV 53

L'unica sonata per oboe di Vivaldi richiede un'interpretazione, poiché la parte del basso continuo non è numerata. Grazie alla realizzazione stilisticamente autentica e all'attento lavoro editoriale di Martin Nitz, questo brano piuttosto trascurato troverà sicuramente molti nuovi amici.

È generalmente abbastanza facile adattare le sonate per oboe barocco (e basso continuo) al flauto dolce soprano, poiché entrambi gli strumenti hanno un'estensione identica. Tuttavia, considerando la grande popolarità delle opere precedentemente pubblicate, è strano che l'unica sonata di Antonio Vivaldi per questo strumento abbia ricevuto finora poca attenzione.

Questa edizione si basa su un manoscritto conservato presso la Sächsische Landesbibliothek di Dresda con il numero di catalogo Mus. 2389-S-1. La preparazione dell'edizione ha comportato l'adattamento degli accidenti alla prassi odierna e la realizzazione della parte del basso continuo (non figurata). Non sono state aggiunte legature di valore a quelle già presenti nel manoscritto, per consentire all'esecutore di trovare soluzioni personalizzate. Per il resto, il manoscritto, praticamente privo di errori, è stato riprodotto senza modifiche.

Desideriamo ringraziare i direttori della Sächsische Landesbibliothek di Dresda per l'autorizzazione alla pubblicazione dell'opera.

(Amburgo, autunno 1995 – Martin Nitz)