6 Sonatas op. 31

Le Six Sonates progressives op. 31 furono pubblicate dall'editore Steiner, a Vienna, nel 1817.1 Esiste una seconda edizione (che è quella su cui mi sono basato per la mia revisione) stampata in proprio dall'autore intorno al 1820. In quegli anni a Vienna la chitarra era uno strumento popolarissimo, anche grazie all'impatto dirompente provo­ cato dall'arrivo di Mauro Giuliani nella capitale austriaca. Limitatamente all'ambito della sonata in tre o quattro movimenti, nel periodo precedente alla pubblicazione delle Six sonates op. 31 di Wenzeslaus Matiegka, troviamo la Grande Sonate op. 3 e la Grosse Sonate op. 7 di Simon Molitor (pubblicate rispettivamente nel 1804 e nel 1806), la Sonate facile op. 16 e la Sonate progressive op. 17 dello stesso Matiegka (entrambe del 1807) e ovviamente la Sonata op. 15 di Giuliani, del 1808.

Come dichiarato nel frontespizio, le sei Sonate dell'op. 31 sembrerebbero disposte secondo un ordine progressivo di difficoltà. In realtà, l'unica traccia di questa "progressività" è ravvisabile nella successione delle tonalità che, se­ condo una consuetudine tipica delle opere didattiche dell'epoca, sono disposte secondo un rigido e astratto disegno geometrico, alternando le tonalità maggiori alle relative minori seguendo il circolo delle quinte. Se però uno schema di questo tipo può avere senso su uno strumento come il pianoforte (si vedano per esempio i Preludi op. 28 di Cho­ pin), non funziona altrettanto bene sulla chitarra dove, per esempio, le tonalità di Mi minore o Re maggiore sono generalmente molto più comode per la mano sinistra rispetto a quella di Do maggiore. Ciò detto, è però vero che le Sonate dell'op. 31 costituiscono ancora oggi un validissimo strumento didattico, sia per le loro dimensioni contenute, sia per l'impegno tecnico modesto richiesto all'esecutore, sia per lo studio dello stile sonatistico viennese.