Alpinia. 3 Pezzi per 5 chitarre o ensemb

La Suite Alpinia è stata commissionata e composta per il festival «Chitarrissima 2011» ed è dedicata all’amico e collega Elio Galvagno. La prima esecuzione ha avuto luogo il 30 agosto 2011 nella Chiesa di S. Giovanni a Saluzzo grazie ad un’orchestra comprendente chitarristi, studenti e professionisti, provenienti da tutta Europa. È un lavoro che vuole ricordare la prima ascensione al Monviso, compiuta esattamente il 30 agosto 1861, 150 anni fa, da William Mathews, Frederick Jacomb, Jean Baptiste Croz e Michel Croz.

Il primo tempo è un piccolo Valzer, in cui ho immaginato una Masca (piccolo folletto delle valli alpine) danzare per casa e combinare scherzi, per lo più innocui e divertenti. La Masca è un personaggio mitico e fondamentale nell’immaginario favolistico delle mie valli; a lei vengono attribuiti tutti gli accadimenti che non si possono razionalmente spiegare, dal sale al posto dello zucchero agli oggetti smarriti, ai sacchi di farina bucati...

I due tempi successivi invece sono un vero e proprio omaggio alla Montagna: il Racconto è una specie di diario, sereno e solare, di una salita in quota, in cui la bellezza del posto è sottolineata dall’armonia semplice e dalla melodia dolce e scorrevole, mentre le Sequenze sotterranee vedono quello stesso mondo ora in modo cupo e notturno e vogliono rappresentare, grazie ad una ritmica serrata e all’uso di pattern più volte ripetuti e variati, la trasformazione dell’ambiente precedente in qualcosa di più complesso e travagliato: la montagna qui diventa metafora, nel bene e nel male, della nostra vita, con i suoi pendii assolati, i pascoli verdi, ma anche con le sue pareti nord, ghiacciate e irte di pericoli, su cui procedere con calma, preparazione ed attenzione...

(G. Signorile)