Traveling Guitar
- Casa editrice: Ut Orpheus
- Compositore: Signorile, Giorgio
- Codice di riferimento: 30206
- Codice catalogo: UTCH158
- ISBN: 9790215320376
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Da quando mi sono dedicato all’insegnamento ho sempre cercato di coniugare l’aspetto didattico con quello musicale, ritenendo importante, già dai primissimi anni di studio, capire cosa significa suonare realmente un pezzo, imparare cioè ad essere espressivi, ad interpretare la pagina scritta e andare al di là del semplice suonare le note.
Il repertorio a disposizione di un insegnante è ormai vastissimo, ma sovente l’alunno si trova di fronte a musiche scritte secoli prima in cui è difficile riconoscersi, anche se fanno parte di un percorso che va sicuramente compiuto, o composizioni moderne con un linguaggio contemporaneo che va maturato e capito negli anni, altrimenti si rischia un effetto opposto a quello desiderato.
Ci sono poi raccolte di compositori/chitarristi che lavorano a stretto contatto con la realtà didattica e cercano di ampliare il repertorio con nuove musiche che, partendo dalla realtà dell’a- lunno, lo portino a compiere dei percorsi intorno alla tecnica e all’interpretazione in modo graduale, conservando ambienti sonori relativamente semplici e comprensibili. Ecco allora il senso di questa mia raccolta, dieci pezzi di media difficoltà, di respiro “internazionale”, nel senso che partono da linguaggi propri di ogni Paese e, sfruttando questi idiomi tipici, vanno a cercare gli elementi di tecnica caratteristici dello studio dei primi corsi: arpeggi, legati, scale ecc. Sono brani evocativi, ritmici, a volte di ispirazione popolare che l’alunno stesso saprà collocare nel suo immaginario geografico-musicale e che sicuramente vorrà approfondire cercandone la giusta interpretazione in base alle conoscenze possedute di quei luoghi.
Si parte da Roma – come poteva essere diversamente? – e si atterra a Nashville, città del jazz e del blues, ad indicare un viaggio non solo musicale ma anche ideale nello studio dello strumento, aperto a nuovi generi non solo classici anzi, classici... ma non troppo!
(G. Signorile)