Virginia

Per il testo poetico di Virginia, Mercadante si affidò alla penna di Calisto Bassi: col poeta si era certamente confrontato in relazione ai libretti delle sue ultime due opere 'viennesi', con ogni probabilità composte in quello stesso periodo (Le nozze di Telemaco ed Antiope e Il podestà di Burgos). L'episodio che costituisce l'argomento della cantata è tratto dal Libro III della Storia di Roma di Tito Livio (27 a.C. - 14 d.C.) e fu alla base di un dramma di Vittorio Alfieri (1777-83). […] Nel suo testo poetico Bassi raffigura un'eroina angosciata dalla rinuncia ai propri affetti e al tempo stesso fieramente valorosa nel difendere con la vita il proprio onore; da parte sua, Mercadante coglie in toto l'essenza drammatica della situazione, realizzando un'opera cameristica di rara bellezza in cui investe tutta la sua competenza teatrale e compositiva. Secondo il titolo autografo, Virginia è una 'cantata'; in effetti mascherata da questo termine, che all'inizio dell'Ottocento ha completamente perso il suo significato originario, è una scena drammatica in cui il pubblico contemporaneo avrebbe potuto facilmente riconoscere la struttura di una gran scena: in altre parole, un espediente la cui funzione nel melodramma romantico era diventata quella di ostentare il virtuosismo della primadonna. […] Nella partitura della nostra cantata, come da prassi, sezioni di metro e carattere diversi si susseguono in modo fluido, l'una la premessa, l'altra la conclusione che ne deriva, in un continuo gioco tra azione e riflessione attraverso cui il compositore delinea efficacemente il viaggio interiore della protagonista.

Estensione vocale: media/alta. Estensione vocale: A2 - C5. Livello di difficoltà del pianoforte ❍/❍❍